ASST dei Sette Laghi
Alessandro Tuzi is a seasoned medical professional with extensive experience in the fields of oncology and internal medicine. Currently serving as a permanent medical director in the COVID Hub and Internal Medicine at ASST dei Sette Laghi since February 2013, Alessandro has been pivotal in treating patients during the pandemic and has also worked in the emergency department. Previously, Alessandro worked as an oncologist and researcher at CRO Aviano, where involvement included clinical aspects of research protocols and the development of nano-technologies. Initial training occurred at Policlinico Umberto I as a medical resident in oncology, participating in numerous national and international research protocols. Alessandro holds a medical degree from Sapienza University of Rome and a specialization in Medical Oncology from the same institution.
ASST dei Sette Laghi
Azienda Ospedaliera Dal primo gennaio 2016, con Legge regionale dell'11 agosto 2015, l'allora Azienda ospedaliera di Varese, già riconosciuta di rilievo nazionale e di alta specializzazione, è stata trasformata nell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) dei Sette Laghi. Essa è parte integrante della rete dei servizi del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale. In particolare, la nuova disciplina regionale prevede per ogni ASST due settori aziendali: l'ospedale e il territorio, il primo diretto dal Direttore Sanitario, il secondo dal Direttore Sociosanitario. La denominazione stessa dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale dei Sette Laghi indica come la sua funzione primaria sia quella di rappresentare il punto di riferimento per il proprio territorio per quanto riguarda i servizi sociosanitari. Cura e assistenza, quindi, sono le direttrici principali della sua attività, declinate in tutti i momenti compresi tra la prevenzione e la gestione dell’acuzie, fino alla riabilitazione e all’accompagnamento del paziente cronico. Ma la storia di questa istituzione, che per nove secoli ha tratto la sua linfa vitale dal territorio restituendo innovazione, progresso, cultura, ricerca e didattica, porta ad ampliarne la missione, configurandola come un patrimonio collettivo che è anche motore culturale, memoria del territorio e, più in generale, promotore di civiltà.